vmc contro il radon

Home > News > VMC contro il radon: normativa e soluzioni efficaci

VMC contro il radon: normativa e soluzioni efficaci

Dal 1 gennaio 2025, le nuove costruzioni in Italia devono rispettare il limite di 200 Bq/m3 di concentrazione media annua di radon, mentre per gli edifici esistenti il limite è 300 Bq/m3. La ventilazione meccanica controllata (VMC) rappresenta la soluzione più efficace per ridurre il radon negli ambienti chiusi, grazie alla capacità di diluire il gas attraverso un ricambio d'aria continuo e strategie di sovrapressione o depressione.


Cos'è il gas radon e perché è pericoloso

Il radon è un gas radioattivo naturale che si forma dal decadimento dell'uranio presente nel suolo e in alcuni materiali da costruzione come tufo e granito. Incolore, inodore e insapore, questo gas viene definito "killer silenzioso" perché impossibile da rilevare senza strumenti specifici.

Il radon risale dal terreno e penetra negli edifici attraverso fessure nelle fondazioni, giunti di costruzione e cavedi impiantistici. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, in Italia il radon è responsabile di circa 3.200 decessi per tumore polmonare ogni anno, pari al 10% del totale dei casi. La concentrazione media nazionale è di 70 Bq/m3, superiore alla media europea di 55 Bq/m3.

Gli edifici moderni ad alta efficienza energetica, con infissi a tenuta stagna e cappotti isolanti, rischiano di intrappolare il radon in concentrazioni pericolose se privi di un adeguato sistema di ventilazione. Qui entra in gioco la VMC.

Normativa radon 2025: limiti e obblighi

Il D.Lgs 101/2020, integrato dal D.Lgs 203/2022, ha recepito la direttiva europea 2013/59/Euratom stabilendo i livelli di riferimento per la concentrazione di radon in Italia:

  • Abitazioni esistenti: 300 Bq/m3 di concentrazione media annua
  • Nuove costruzioni (dal 1 gennaio 2025): 200 Bq/m3
  • Luoghi di lavoro: 300 Bq/m3

L'articolo 12 del decreto prevede che tutti gli interventi edilizi che riguardano l'attacco a terra nelle nuove costruzioni vengano progettati con criteri costruttivi anti-radon. Il tecnico deve inserire nella relazione tecnica le misure preventive adottate.

Il Piano Nazionale Radon 2023-2032, adottato con DPCM dell'11 gennaio 2024, definisce le strategie di intervento. Le Regioni devono individuare le "aree prioritarie", dove il 15% degli edifici supera i 300 Bq/m3. Finora Lombardia, Piemonte e Sardegna hanno completato la mappatura. Le concentrazioni più alte si registrano in Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Lombardia, con valori superiori a 100 Bq/m3.

Come la VMC riduce la concentrazione di radon

Il principio della ventilazione controllata

A differenza dell'apertura delle finestre, che garantisce un ricambio d'aria discontinuo e dispersivo, la VMC assicura un flusso costante 24 ore su 24. Il sistema aspira aria viziata dagli ambienti interni ed immette aria fresca filtrata dall'esterno, diluendo la concentrazione di radon e impedendone l'accumulo.

Secondo i dati raccolti dall'Istituto Superiore di Sanità nell'Archivio Nazionale Radon su oltre 50.000 edifici monitorati, la maggior parte dei casi di esposizione pericolosa si verifica in ambienti mal ventilati. La VMC risolve questo problema mantenendo livelli costanti di qualità dell'aria.

Strategie VMC anti-radon: sovrapressione e depressione

I sistemi VMC progettati specificamente per il controllo del radon utilizzano due strategie:

  • Sovrapressione: l'impianto immette più aria di quanta ne estrae, creando una pressione positiva che impedisce al radon di risalire dal sottosuolo negli ambienti abitati.
  • Depressione: il sistema estrae più aria di quanta ne immette, favorendo la captazione e l'espulsione del gas già presente nell'edificio.

I sistemi avanzati permettono la regolazione differenziale delle portate, adattando la strategia alle caratteristiche specifiche dell'edificio e ai livelli di emissività del terreno. Alcuni modelli integrano sensori per il monitoraggio continuo della concentrazione di radon, con regolazione automatica del funzionamento al superamento di soglie programmate.

Sistemi VMC efficaci contro il radon

Un impianto VMC efficace per la mitigazione del radon deve possedere caratteristiche specifiche. I sistemi con recupero di calore raggiungono efficienze fino al 90%, riducendo le dispersioni energetiche durante il ricambio d'aria continuo.

La VMC decentralizzata si rivela particolarmente adatta per interventi retrofit negli edifici esistenti. Questi sistemi richiedono solo due fori nella parete perimetrale, senza necessità di canalizzazioni complesse o controsoffitti. Le unità possono essere installate a parete o a soffitto e sono già predisposte per il collegamento con sensori radon.

I filtri ad alta efficienza (ePM1 80%) impediscono l'ingresso di inquinanti esterni come polveri sottili, pollini e smog, garantendo aria pulita oltre al controllo del radon. Il ricambio costante elimina anche altri inquinanti interni: CO₂, umidità eccessiva, composti organici volatili (COV) e formaldeide.

SIC Sistemi propone soluzioni professionali di ventilazione meccanica controllata progettate per garantire ambienti salubri in abitazioni, uffici e capannoni industriali. I sistemi di ventilazione residenziale possono essere integrati fin dalla fase progettuale o installati in edifici esistenti durante riqualificazioni energetiche.

Quando installare un sistema VMC per il radon

Nuove costruzioni: dal 1 gennaio 2025 è obbligatorio rispettare il limite di 200 Bq/m3. Il progettista deve prevedere sistemi di prevenzione, e la VMC rappresenta la soluzione più efficace ed economica se inserita in fase di progetto.

Edifici esistenti: se la misurazione annuale (effettuata con rivelatori a tracce) supera i 300 Bq/m3, occorre intervenire. Le ARPA regionali e laboratori accreditati offrono servizi di misurazione con costi contenuti, generalmente poche decine di euro per rivelatore. La misura deve durare 12 mesi per fornire un valore attendibile.

Riqualificazioni energetiche: quando si interviene sull'involucro con cappotti termici e nuovi infissi, l'edificio diventa più ermetico. Il Piano Nazionale Radon raccomanda di integrare la VMC in questi interventi per evitare l'accumulo di radon e mantenere la salubrità dell'aria, come indicato nelle linee guida ISPRA sulla gestione degli inquinanti indoor.

Per la progettazione e l'installazione è necessario rivolgersi a tecnici qualificati che conoscano le normative vigenti e le strategie di ventilazione anti-radon. Dopo l'intervento, la verifica dell'efficacia richiede una nuova misurazione annuale per confermare il rispetto dei limiti normativi.